Benvenuti

Questa è una comunità dei partecipanti del Circolo Emilia-Romagna di San Paolo - associazione collegata alla Regione Emilia-Romagna, in cui lo scopo è quello di mantenere il rapporto tra i suoi membri e la regione di origine. Questa comunità è un mezzo di comunicazione tra i nostri associati e un mezzo di promozione del nostro Circolo, della Regione Emilia-Romagna e delle sue province.



Esta é uma comunidade dos participantes do Circolo Emilia-Romagna de São Paulo - associação vinculada a Região da Emilia Romagna (Itália), cujo objetivo é manter o relacionamento entre seus membros e a região de origem.Esta comunidade é mais um meio de comunicação, onde lançamos oportunidades de bolsa de estudos e estágios para descendentes da nossa região, propomos e divulgamos atividades internas, nos conhecemos e interagimos com novos membros.



quarta-feira, 29 de junho de 2011

Petroniani e Paulisti - La storia da Bologna a San Paolo della famiglia di Annalisa Fazzioli Tavares


L'architetto di San Paolo Annalisa Fazzioli Tavares ci ha raccontato la storia della sua famiglia


Mia madre


Mia madre Mercede è nata a Mezzolara di Budrio, una ventina di km da Bologna, nel 1913, unica figlia di Augusta Galletti e Pietro Mota. Mia nonna Augusta si era trasferita a Bologna nel 1914 e nel ’16 aveva sposato mio nonno Pietro. Mia madre era dunque nata prima del matrimonio dei suoi genitori. Infatti, nel certificato di battesimo è segnata come figlia di Augusta Galletti e di padre ignoto, anche se la paternità di Pietro Mota non fu mai contestata. Mercede trascorse l’infanzia con i suoi genitori a Bologna, più con la madre che con il padre, proprietario di una società di autotrasporti e, per questo, spesso in viaggio attraverso l'Europa e l'Africa. Nel 1930 Mercede si iscrisse al Liceo Artistico di Bologna, oggi Accademia di Belle Arti. Era compagna di scuola di Luciano Minguzzi, che sarebbe diventato uno scultore molto apprezzato a livello internazionale, e allieva di Giorgio Morandi, da cui ebbe in regalo due incisioni e, forse, qualche piccolo disegno. Il suo insegnante di anatomia artistica era il medico Angelo Morelli. Mercede abbandonò gli studi nel 1934 senza diplomarsi, a causa della malattia di sua madre, morta di cancro nel 1936. Dopo la morte della madre, andò a vivere da sola in via Frassinago. Era una donna di idee molto moderne per il suo tempo, una vera artista.


Mio padre


Non so esattamente quando mia madre e mio padre Armando si siano conosciuti. Armando Fazzioli era nato Bologna nel 1908. Durante il fidanzamento, regalò a Mercede il famoso libro di cucina dell’Artusi dicendole d’impararlo a memoria, altrimenti non si sarebbero sposati. Si sposarono nel 1938. Non so se mia madre sapesse a memoria le ricette dell’Artusi, ma aveva imparato a cucinare molto bene. Armando studiava ingegneria all'Università di Bologna e per mantenere la famiglia insegnava in una scuola elementare a Tresigallo, in provincia di Ferrara. Nel 1940 è nata a Bologna mia sorella, Augusta Piera. Nel 1943 mio padre si è laureato in ingegneria meccanica, mentre mia madre, come tutte le donne del suo tempo, faceva la casalinga. Appena laureato, fu chiamato a lavorare nello stabilimento di Varedo (Milano) della Snia Viscosa, una delle prime industrie italiane del settore tessile, specializzata nella produzione del rayon. Erano tempi duri, tempi di guerra. La casa di Varedo era molto grande e consentì di ospitare, fino alla fine della guerra, la famiglia di Angelo Morelli, il docente di anatomia nell’Accademia di Belle Arti di Bologna dove la mia mamma aveva studiato. Durante il giorno Morelli, ricercato perché comunista, rimaneva nascosto a dipingere o a costruire piccoli oggetti di falegnameria e piccole sculture in argilla, cotte nel forno della cucina. Realizzò anche un presepe completo che regalò ai miei genitori per il Natale che passò con loro. Mio zio Ilario, fratello di Armando, e sua moglie Enrica si erano stabiliti in un'altra unità della Snia Viscosa a Magenta, sempre in provincia di Milano. In quel periodo, per mezzo di Morelli, mio padre e mio zio avevano conosciuto Carlo Gramsci, il fratello più giovane di Antonio Gramsci, l’intellettuale che fu tra i fondatori del partito comunista.


Il dopoguerra


All’inizio del 1946, la mia famiglia si trasferì a Torino, perché mio padre era stato mandato nello stabilimento Snia di Torino Stura. Morelli e i miei si separarono. Il 15 novembre di quell'anno sono nata io. I miei nonni paterni, che avevano trascorso il periodo della guerra a Bologna, vennero ad abitare con noi a Torino. Sempre nel ’46, mio padre ricevette l’offerta dall’imprenditore italiano radicato in Brasile Francesco Matarazzo, di stabilirsi, per un periodo di quattro anni, a San Paolo, in Brasile, per ristrutturare e dirigere una fabbrica di rayon. Mia madre voleva tornare a Bologna, ma di fronte alla situazione d’incertezza del dopoguerra in Italia, e all’interessante proposta di lavoro ricevuta da mio padre, rinunciò, acconsentendo al trasferimento in Brasile. Così, nell'agosto 1947, la nostra famiglia, compreso lo zio Ilario (destinatario di una proposta simile dallo stesso imprenditore) e sua moglie, ma senza i nonni, partì per il Brasile, portando con sé solo lo stretto necessario, perché tutti pensavano di ritornare in Italia, trascorsi i quattro anni.


Il Brasile


Mio padre e mio zio, entusiasti delle opportunità di crescita del Brasile, deciso di rimanere e d’investire insieme: costruirono un’industria tessile che avrebbe operato per una trentina d’anni e che ora, per ragioni che non conosco bene, non esiste più. I miei nonni paterni erano rimasti a Bologna, ma quando i figli decisero di rimanere in Brasile, nel 1953, li raggiunsero. Prima di partire, vendettero tutti i beni di famiglia: libri, quadri, mobili, i disegni della mamma e incisioni di Morandi. La mamma soffrì così tanto, per questo, che da allora non toccò più una matita o un foglio di carta da disegno. Si salvarono solo i mobili del Sette e Ottocento di mia zia Enrica Ghiglione, discendente di un garibaldino, Giovanni Battista Ghiglione, nato nel 1838, che partecipò alla spedizione dei Mille. Questi mobili partirono per il Brasile nel 1955. Tra gli oggetti di mia madre, ho trovato una lettera di Dino Grandi, che fu ministro degli esteri durante il fascismo e nel dopoguerra visse in Brasile. Mio padre morì nel 1975 e mia madre, che viveva con me, nel 1995. Mia madre era molto orgogliosa di me, diceva che ero un bravo architetto, una lottatrice. Desiderava che tornassi a vivere nella sua Bologna, ma sono rimasta in Brasile, come mia sorella. In compenso, mia figlia Paula, recuperando la storia della famiglia, è venuta in Italia per finire gli studi, si è sposata e vive da dieci anni non lontano da Bologna: a Soragna, in provincia di Parma.


Il Natale


Il pranzo di Natale si trascorreva in famiglia, con i nonni, gli zii, i genitori, mia sorella e qualche altro invitato. La mamma faceva la pasta per i tortellini, il ripieno e tagliava la pasta a quadretti. Io mettevo il ripieno nei quadretti e piegavo i tortellini. Mia zia faceva il tacchino con le patate. Il tacchino lo andavamo a comprare vivo dal “duca dei tacchini”. Il mio papà diceva che era duca veramente, ma io non ci credevo. La sua casa era molto sporca e aveva odori strani. Era di Napoli. Mi divertivo a tornare a casa con questo tacchino vivo in macchina. Poi il nonno gli dava della grappa e gli tirava il collo. L’albero di Natale mi sembrava enorme, forse perché ero piccola, e pieno di regali. C’era anche il famoso presepe fatto da Angelo Morelli durante la guerra a Varedo. Il pranzo non finiva mai e io guardavo i regali. Era una famiglia felice. Durante il pranzo il papà e lo zio parlavano di macchine tessili, a volte con un tono di voce più alto. Intanto, gli anni passavano. Nel 1964 mio zio portò dall’Italia un ragazzo di dodici anni che aveva adottato. Per me era finito il divertimento. Mia sorella si era sposata nel 1961. Ero rimasta sola.


Mio zio


Quando penso a mio zio Ilario, il fratello più giovane di mio padre, mi sembra di vedere un film di Monicelli. Era daltonico: scambiava il rosso per il verde e, nonostante questo, aveva la patente per guidare. Vedeva i prati di un colore tra il rosso e il marrone, e i cavalli verdi. Confondeva i nome delle persone. Se uno aveva come cognome Marmo, lo salutava così: buongiorno, dottor Granito! Tutta la sua vita fu un’inversione di fatti, di cose. Era socio di mio padre nell’impresa tessile che contava allora circa duecento dipendenti. Mio papà lavorava e lo zio era sempre in “viaggio d’affari”. Sposato con mia zia Enrica, non avevano figli. Durante i fine settimana uscivo più con gli zii che con i miei genitori. Mi portavano al cinema e poi andavamo a mangiare nei migliori ristoranti di San Paolo. Ero piccola quando con loro vidi per la prima volta “La Strada” di Fellini. Lo zio girava il mondo e aveva sempre belle cose da raccontarmi. Era irreverente e polemico con tutti, ma molto intelligente e amante – posso dirlo? – delle belle donne, soprattutto mulatte. Lo zio Ilario aveva studiato chimica pura all’Università di Bologna. Era molto competente in materia e fu tra i fondatori della Facoltà di Ingegneria Tessile di San Paolo. Era una persona impaziente e, come dicevo, cercava di stare in fabbrica il meno possibile. Preferiva insegnare e viaggiare. L’azienda che conduceva con mio padre produceva filo da cucire in poliestere. Aveva anche una tintoria – lui che era daltonico. Dopo la morte di mia zia Enrica nel 1977, lo zio si risposò nel 1979 con una signora russa che cucinava delle fantastiche aringhe nel latte con caviale. Peccato che il matrimonio sia durato solo due mesi. Quando suo figlio adottivo si sposò, rimase solo in casa. Morì nel 1994. Nel 1990 l’azienda era già passata a suo figlio. Mio zio è stato consigliere del Circolo Italiano e fece parte del Circolo Emilia-Romagna di San Paolo.


Note A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri



domingo, 26 de junho de 2011

O Cinema Ritrovato completa 25 anos

De 25 de junho a 2 de julho o grande cinema chega em quatro salas e na piazza Maggiore em Bologna. No programa 375 filmes e mais de 1000 credenciados de 35 paises. A inauguração na Praça com Méliès e Murnau. Entre os convidados desta edição destacam-se Charlotte Rampling que apresentarà a restauração de "La caduta degli Dei" de Luchino Visconti e, estréia, o documentario de Angelina Maccarone a ela dedicado e Bernardo Bertolucci que na praça apresentarà o restauro do seu “Il conformista” (27 de junho). Numerosas são as estréias na programação, como aquelas assinadas por Martin Scorsese, e as homenagens a grandes diretores: um por todos, Howard Hawks.

Mais informaçoes: http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/il-cinema-ritrovato-compie-25-anni

quinta-feira, 23 de junho de 2011

Os melhores sabores da Emilia-Romagna


Projeto Deliziando apresenta a qualidade dos produtos agroalimentares da Emilia-Romagna, propagando uma das mais tradicionais gastronomias do mundo
de 11 a 13 de julho de 2011, em São Paulo

Trazendo os melhores e mais tradicionais sabores da Emilia-Romagna (Itália), o projeto Deliziando chega, pela primeira vez, ao país com o objetivo de promover a diversidade e qualidade da produção da região. Organizada pela Unioncamere, Regione e Enoteca da Emilia-Romagna, com o apoio do Desk Promec Modena, a iniciativa traz oito produtores locais, que apresentam a excelência enogastronômica da Emilia-Romagna, em especial, os vinhos.


O evento, que acontece na cidade de São Paulo, entre os dias 11 e 13 de julho, visa desenvolver e criar oportunidades de negócio para empresas da região e consolidar a presença dos produtos italianos em mercados potenciais, como o Brasil. Na programação palestras e workshops com profissionais do setor, rodadas de negócio com importadores/ operadores locais e degustações, que acontecem no Hotel Renaissance e visitas técnicas, incluindo os mais representativos pontos de venda e empórios da cidade.

Reconhecidos e apreciados no mundo todo, a produção típica da região Emilia-Romagna, destaca-se pela diversidade e excelência de seus produtos como os tradicionais vinhos, o aceto balsâmico, os famosos queijos, embutidos e azeites. A qualidade é garantida através de uma série de certificados como o D.O.P. (Denominação de Origem Protegida), I.G.P. (Indicação Geográfica Protegida), D.O.C. (Denominação de Origem Controlada), D.O.C.G. (Denominação de Origem Controlada e Garantida) e I.G.T. (Indicação Geográfica Típica), entre outros.

Projeto Deliziando no Brasil
Participantes: CANTINA DI SORBARA; AZIENDA AGRICOLA ZANASI; GRUPPO CEVICO SOC COOP AGRICOLA; FATTORIA DEL MONTICINO ROSSO DI ZEOLI ANTONIO; AZIENDA AGRICOLA GAGGIOLI MARIA LETIZIA; FATTORIE VALLONA; AZ. AGR. BOTTI DI FABIO BOVINA; AZIENDA VINICOLA ENIO OTTAVIANI & C. SNC.

Deliziando no mundo
O projeto Deliziando oferece às empresas, em especial desta região da Itália, oportunidades reais no desenvolvimento de projetos de exportação e internacionalização de seus produtos. Atualmente a Emilia-Romagna é responsável por um sexto do total das exportações italianas no setor.

O projeto já percorreu importantes mercados como Reino Unido/ Irlanda; Norte da Europa - Dinamarca, Finlândia, Suécia, Noruega; Áustria e Europa Oriental - Rússia, Bulgária, Polónia, República Checa, Hungria; Hong Kong e Cingapura. Os três primeiros grupos são mercados já consolidados, em que as atividades promocionais foram realizadas pelo menos nos últimos três anos e os demais são mercados potenciais, para a promoção e a introdução dos alimentos e vinhos da Emilia-Romagna.

No Brasil, as atividades de promoção foram iniciadas com a visita de uma delegação brasileira à Feira Vinitaly (Verona – Itália), em abril, e à Feira de Parma, em junho deste ano. Ainda, está programado, para o segundo semestre de 2011, ações em supermercados e lojas do setor e seminário sobre o mercado de vinho no Brasil, a ser realizado em fevereiro de 2012, na Itália.

Projeto Deliziando no Brasil
Tradição & Qualidade: Os melhores sabores da Emilia-Romagna

Encontros B2B – Rodadas de Negócio
Local: Hotel Renaissance, São Paulo - SP

Segunda-feira, dia 11 de julho: das 14h às 18h
Terça-feira, dia 12 de julho: das 9h às 18h
Quarta-feira, dia 13 de julho: das 9h às 12h

*programação dirigida a profissionais do setor/ maiores informações: 11 3123-2763

terça-feira, 21 de junho de 2011

Presentazione del libro: "Dagli Appennini allo Spoon River, la storia dell'emigrazione dalla montagna bolognese e modenese tra Ottocento e Novecento"

Bologna – “Dagli Appennini allo Spoon River, storia dell’emigrazione dalla montagna bolognese e modenese tra Ottocento e Novecento” è il titolo del volume del professor Pier Giorgio Ardeni, docente di economia politica e di economia dello sviluppo presso l’Università di Bologna, che verrà presentato a Bologna martedi 21 giugno, alle ore 17,30, presso l’Aula Absidale di S. Lucia (via de’ Chiari, 25/a). Il prof. Pier Giorgio Ardeni sarà disponibile ad incontrare la stampa , poco prima della presentazione, dalle ore 16,30, sempre presso l'Aula Absidale di Santa Lucia.

Alla presentazione del libro di ricerca interverranno Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli Emiliano- Romagnoli nel mondo, Francesco Berti Arnoaldi Veli, per il gruppo di studi “Gente di Gaggio”, Alberto De Bernardi professore di Storia Contemporanea dell’Università di Bologna. La ricerca è stata svolta dall’autore con il contributo finanziario e materiale del Gruppo di Studi Gente di Gaggio e con il patrocinio delle Province di Bologna e Modena, dei dieci Comuni dell'Appennino (Camugnano, Castel d'Aiano, Castel di Casio, Fanano, Gaggio Montano,Granaglione, Lizzano, Montese, Porretta, Sestola).

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia Informazione e Ufficio Stampa

terça-feira, 14 de junho de 2011

Magazzini Sonori, mercoledì 15 giugno 2011 alle 17, in differita il concerto "Beatles!", con Cristina Zavalloni

Bologna – Appuntamento con la musica dei Beatles - mercoledì 15 giugno ore 17 - su Magazzini Sonori, il portale musicale della Regione Emilia-Romagna (http://www.magazzini-sonori.it/).

In differita il concerto "Beatles!" – andato in scena al Teatro Pavarotti di Modena – con brani interpretati dalla soprano bolognese Cristina Zavalloni, una delle voci femminili più duttili e interessanti del panorama contemporaneo.

Nel concerto, la musica dei Fab Four (da Yesterday a Ticket To Ride, passando per Eleanor Rigby, Lady Madonna, Let It Be) è riproposta in un'effervescente veste musicale, grazie alla versatilità di Cristina Zavalloni, accompagnata da I Virtuosi Italiani, una ensemble tra le più apprezzate del panorama musicale attuale, impegnata sia nell'ambito della musica antica e contemporanea di stampo classico, sia accanto ad artisti di diversa provenienza (tra gli altri, Franco Battiato, Chick Corea, Paolo Fresu). Sul podio Aldo Sisillo, Maestro e direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Modena. Gli arrangiamenti delle canzoni del quartetto di Liverpool sono firmati da Gian Antonio Mutto e Raffaele Tiseo.
La differita su Magazzini Sonori è a cura dell’Agenzia Informazione e Ufficio Stampa della Giunta regionale e sarà introdotta dalle interviste a Cristina Zavalloni e Aldo Sisillo. Realizzazione e supporto tecnico di Aicod (Azienda per l'Informazione e la Comunicazione Digitale).

sábado, 4 de junho de 2011

Espetáculo Extravagância, de Santarcangelo di Romagna, com apresentações em São Paulo e São Bernardo - dias 09 e 10 de junho

Para visualizar clique na foto. Per visuallizzare click sulla foto.

A companhia Accademia della Follia é constituída por atores que provêem dos Departamentos de Saúde Mental das províncias de Trieste e Ferrara e há 30 anos se ocupam de teatro e loucura. Extravagância conta a história de cinco pacientes com problemas mentais, internados em um manicômio, vivem as conseqüências da votação da Lei Basaglia: a partir de amanhã todos em casa! O hospital é fechado e eles voltam para suas famílias, encontrando um ambiente totalmente diverso do que esperavam: frio, sem afeto, sem interesse e compreensão. Na realidade eles não são desejados e foram até substituídos. Assim, eles voltam para o hospital, onde decidem viver do jeito deles: sem médicos, sem eletrochoque, sem chaves e ferrolhos, em uma comunidade aberta, com novas regras estabelecidas por eles próprios.

Escrita por Dacia Maraini e dirigida por Claudio Misculin, a grande aposta da companhia em Extravagância, foi recitar um texto complexo e articulado em lingua portuguesa. O sucesso da tournée no Brasil em 2010, levou o grupo a repropô-lo este ano em 9 locais brasileiros, sendo 09 de junho de 2011 apresentado em San Bernardo do Campo, no teatro Lauro Gomes e em 10 de junho de 2011 apresentação em São Paulo no Teatro Anhembi Morumbi.

O espetáculo possui o apoio da Comissão Italiana Nacional UNESCO, do Conselho Federal de Psicologia e do sustento promocional da Região Emilia Romagna.

Caso queira ouvir entrevista com Claudio Misculin (em italiano) clique aqui.