Benvenuti

Questa è una comunità dei partecipanti del Circolo Emilia-Romagna di San Paolo - associazione collegata alla Regione Emilia-Romagna, in cui lo scopo è quello di mantenere il rapporto tra i suoi membri e la regione di origine. Questa comunità è un mezzo di comunicazione tra i nostri associati e un mezzo di promozione del nostro Circolo, della Regione Emilia-Romagna e delle sue province.



Esta é uma comunidade dos participantes do Circolo Emilia-Romagna de São Paulo - associação vinculada a Região da Emilia Romagna (Itália), cujo objetivo é manter o relacionamento entre seus membros e a região de origem.Esta comunidade é mais um meio de comunicação, onde lançamos oportunidades de bolsa de estudos e estágios para descendentes da nossa região, propomos e divulgamos atividades internas, nos conhecemos e interagimos com novos membros.



segunda-feira, 14 de fevereiro de 2011

A mille baci di profondità - Un viaggio in regione attraverso la musica

Le musiche di questa puntata: Lidia Martorana, Jovanotti, Gino Paoli, Michele Pertusi e Mascia Foschi, Leonard Cohen.

Musica. Lidia Martorana: Amore baciami.

Cari amici, era il 1947 quando Lidia Martorana presentò questa canzone al Carnevale del Mare di Rimini con l’Orchestra Barzizza. Scritto da Rossi e Testoni, “Amore baciami” era un valzer lento che la voce sensuale della Martorana portò all’immediato successo. Divenne uno standard degli anni del dopoguerra con cui si confrontarono altre grandi voci come Claudio Villa, Mina, Ornella Vanoni, Jula De Palma, Pat Boone. Parliamo di baci, dunque, perché scriviamo nel giorno di San Valentino, festa degli innamorati, e sospendiamo per questa settimana il nostro viaggio in provincia di Reggio Emilia sulle orme di Tondelli e Cristina Campo. D’altronde, la nostra è la regione del bacio più fatale della storia, raccontato da Dante nel V canto dell’Inferno. Paolo e Francesca erano figli dei potenti signori di Rimini e Ravenna, e il bacio che li portò alla morte avvenne, forse, nel 1289 nella rocca di Gradara, possedimento della dinastia riminese dei Malatesta. Un bacio tra ragazzi (Paolo e Francesca erano poco più che adolescenti) che quei tempi feroci, saturi di onore e gelosia, non potevano consentire. Molto meglio l’allegria di “Baciami ancora” di Jovanotti: “Baciami ancora / Voglio stare con te / inseguire con te / tutte le onde del nostro destino”...

Musica. Jovanotti: Baciami ancora.

Cos’è che rende speciale un bacio? Sicuramente il luogo in cui avviene. Il luogo dell’incontro. Gli artisti non lo dimenticano. Balzac ricordava il suo bacio strappato a una marchesa che si divertiva a stuzzicarlo sulle sponde del lago di Ginevra. Ci sono i “baci profondi” che l’affascinante Tamara de Lempicka concesse sul lago di Garda a Gabriele D’Annunzio, solo per illuderlo: al poeta non restarono che i segni del rossetto di lei stampati sulla faccia. Ci sono baci da cinema; baci rubati al traffico, come quello tra la scrittrice Catherine Robbe-Grillet e un’amica per scandalizzare gli automobilisti parigini; baci in piazza, come quello famoso in Times Square a New York, scambiato tra un marinaio e un’infermiera nel 1945 dopo l’annuncio della fine della guerra, immortalato da un fotografo, pubblicato su “Life” e riprodotto in una grande scultura. Ci sono i baci al “sapore di sale” (sapore di mare / sapore di te) cantati da Gino Paoli nell’omonima canzone, che qui ascoltiamo in un bell’arrangiamento jazz di Danilo Rea e Roberto Gatto.

Musica. Gino Paoli: Sapore di sale (con Danilo Rea, Roberto Gatto, Rosario Bonaccorsi e Enrico Rava).

Ci sono i baci del vampiro che possono dare la morte. E i baci traditori, come quelli di George Sand al medico che curava il suo amante, Alfred de Musset. Ci sono i baci infiniti che Catullo reclamava a Lesbia: “Dammi mille baci, e quindi cento, / poi dammene altri mille, e quindi cento, / quindi mille continui, e quindi cento ...”. Ci sono i baci di Stendhal: a Vienna con Alexandrine Daru, un bacio di addio tagliato in due dal velo che ripara il volto di lei; a Parigi con la giovane Giulia Rinieri che gli sussurra: “So bene e da molto tempo che sei vecchio e brutto … ma ti amo”. C’è il bacio imprudente dato a Klimt da Alma Mahler a Genova e scoperto dalla madre di lei perché annotato in un diario. Ci sono i baci immaginati dalla messicana Consuelo Velásquez che, prima ancora di dare il suo primo bacio, compose nel 1940 a 24 anni “Bésame mucho”, la canzone forse più popolare in lingua spagnola, che qui ascoltiamo dalle splendide voci parmigiane di Michele Pertusi e Mascia Foschi.

Musica. Michele Pertusi & Mascia Foschi: Besame mucho.

Soprattutto, cari amici, ci sono i luoghi che fanno da sfondo ai baci. Il contesto è importante: ci si può baciare nel chiuso di una stanza, ma anche in strada, al caffè, sotto i portici, in collina, in una piazza, in automobile, sulla riva del mare, in un museo davanti a un quadro – ovunque, ma mai a caso. Quali sono i set dei baci nella nostra regione? Ognuno ha le proprie preferenze. A Bologna si va sui colli, o sotto uno dei 666 archi del lunghissimo portico di San Luca. A Reggio Emilia il bacio deve scattare sullo scenografico sfondo del Teatro Valli illuminato di notte. Nella stendhaliana Parma si va davanti alla fontana della peschiera del Parco Ducale, o nella celebre cavea del Teatro Regio. Ferrara aspetta gli innamorati nel salone dei Mesi di palazzo Schifanoia, nelle cui meravigliose pitture ci sono amanti di 540 anni fa che si baciano. A Modena ci si bacia davanti al quadro del Guercino nella Galleria Estense, dove Cupido, tra Venere e Marte, sta per scoccare la freccia, forse per colpire proprio noi e farci innamorare, o ri-innamorare, in questo giorno di San Valentino che non può passare invano. L’amore ci aspetta dunque “impresso sul tempo e nel sangue / a mille baci di profondità”, come nella canzone di Leonard Cohen.

Musica. Leonard Cohen: A thousand kisses deep.


Fonte: http://www.radioemiliaromagna.it/

Nenhum comentário:

Postar um comentário